I denti del giudizio sono quattro molari che spuntano in età adulta, generalmente dai 18 anni d’età.
Tuttavia, se fino a non molto tempo fa non davano particolari problemi, negli ultimi tempi sono sempre più persone che si sottopongono a interventi per rimuoverli.
Questo accade perchè l’evoluzione umana ha portato dei cambiamenti fisiologici nell’uomo: se in passato quelli del giudizio erano denti indispensabili alla masticazione, oggi non servono a tale scopo, fenomeno che ha portato la mandibola stessa a restringersi e, di conseguenza, difficoltà legate alla loro eruzione.
Ma, effettivamente, quando vanno estratti?
Quando togliere i denti del giudizio
Viste le conseguenze poco piacevoli che l’eruzione dei denti del giudizio può portare, generalmente viene consigliata l’estrazione in giovane età, preferibilmente prima del loro completo sviluppo.
Quando questo non accade, però, i casi in cui l’estrazione è consigliata sono:
- Quando si cariano;
- Quando sono inclusi o semi inclusi (cioè quando il dente non riesce ad uscire completamente nella gengiva);
- Quando la gengiva che li circonda è infiammata;
- In caso di cisti o granulomi.
In genere l’estrazione dei denti del giudizio è un intervento che non porta particolari complicanze, soprattutto se si tratta di quelli dell’arcata superiore.
Tuttavia, bisogna far attenzione a quelli dell’arcata inferiori e ad eventuali contatti tra la radice del dente e il nervo alveolare inferiore: in questi casi è necessario affidarsi a professionisti per cui questo tipo di intervento è una routine e viene svolto in serenità da parte del dentista come del paziente.
Naturalmente, se i denti del giudizio non creano problemi e sono fuoriusciti dritti e al loro posto, non vanno necessariamente tolti.
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